10° Salotto Cameristico

7 Durante gli anni della sua carriera il pianista tedesco Oliver Triendl (Primo Premio al Concorso“Premio Trio di Trieste”nel 1998, in Duo con Ursula Berg) ha conquistato una reputazione notevole per la grande versatilità, in repertori anche molto diversi. I 60 CD pubblicati dimostrano un lavoro notevole e un’attenzione al repertorio classico e romantico (spesso di rara esecuzione), ma pure al repertorio contemporaneo, con commissioni di opere nuove, eseguite di frequente. Quale solista Oliver Triendl ha suonato con molte rinomate orchestre, tra cui la Bamberg Symphony, la Munich Radio Orchestra, NDR Radio Philharmonic, Gürzenich Orchestra, Munich Philharmonic, Saarbrücken Radio Symphony Orchestra, Munich, Stuttgart, Württemberg and Bavarian Radio Chamber Orchestras, Orchestre de Chambre di Losanna, la Mozarteum Orchestra di Salisburgo, Czech State Philharmonic, Polish National Radio Symphony Orchestra, Sinfonia Varsovia, Georgian Chamber Orchestra, St. Petersburg Camerata, I Solisti di Zagabria e la Shanghai Symphony. Nel 2006 ha fondato il Fürstensaal Classix International Chamber Music Festival a Kempten, in Algovia (Germania del Sud). Ha suonato con successo in numerosi festival e nei maggiori centri musicali del Nord e Sud America, in Sud Africa, Russia e Asia. Nata a Monaco nel 1981, Rebekka Hartmann ha iniziato lo studio del violino a 5 anni con il Metodo Suzuki. Dopo di ciò ha studiato a Monaco con Andreas Reiner e a Los Angeles con Alice Schoenfeld. Un notevole impulso alla sua crescita è venuto dai corsi di perfezionamento con Rainer Kussmaul e grazie alle collaborazioni con Josef Kroner, Christoph Schlüren e Rony Rogoff. Rebekka Hartmann ha vinto importanti premi all’International Henri Marteau Violin Competition nel 2005, il “Pacem in Terris” (Bayreuth, 2004) e la “Jascha Heifetz Scholarship” (USA, 2002). Ha galvanizzato il pubblico durante molte presenze concertistiche in Cina, USA, Gran Bretagna, Austria e Svizzera, sia in recital che come solista con orchestre, quali la Peking Symphony, la Bamberg Symphony, la Aachen Symphony, la Württemberg Chamber Orchestra e la German Chamber Orchestra, con direttori quali Christoph Eschenbach, Miguel Gomez-Martinez, Esa Pekka Salonen, Jukka Pekke Saraste. Il suo repertorio va dal barocco ai giorni nostri, con prime esecuzioni significative di pagine a lei dedicate. Anche l’attività discografica ha ricevuto notevoli encomi, fin dal debutto nel 2006 con pagine per violino solo di J.S. Bach, Hindemith e B.A. Zimmerman. Con il CD “The Birth of The Violin” (2011, Solo Musica) è stata premiata con l’Echo Classik 2012 per la categoria riservata ai solisti, come miglior solista dell’anno. Rebekka Hartmann suona uno Stradivari del 1675. Il Quartetto Ardeo , fondato nel 2001, è divenuto negli ultimi anni davvero una stella in ascesa! Molti i concorsi internazionali - a Bordeaux, Mosca, Melbourne, così come al Premio Borciani di Reggio Emilia - hanno segnalato con dei premi le eccezionali qualità di questo gruppo. Supportato dalla Mécénat Musical Société Générale, il Quatuor Ardeo è stato per parecchi anni complesso “in residence” alla Singer-Polignac Foundation. A Parigi ha suonato alla Cité de la Musique, all’Orsay Museum, al Théâtre du Chatelet e al Centre Georges Pompidou, oltre che in importanti festival in Francia e all’estero, quali Radio France Festival (Montpellier), Folles Journées (Nantes), Aspects (Caen), Jacobins (Toulouse), al Concertgebouw (Amsterdam), al Beethovenfestspiel (Bonn), Kuhmo (Finlandia), Davos (Svizzera), Lockenhaus (Austria), allo Schleswig- Holstein Musikfestival, IMS Prussia Cove, ecc. L’Ardeo ha condiviso il palcoscenico con Bertrand Chamayou, Renaud Capuçon, Henri Demarquette, Alain Meunier, Mario Brunello, Andrei Korobeinikov e ha lavorato in stretta collaborazione con il pianista David Kadouch e il clarinettista Reto Bieri. Il repertorio è molto vasto e include anche pagine contemporanee. Il lavoro svolto in questi anni dimostra la determinazione e la forte tempra che caratterizza queste quattro giovani donne, intente a divenire uno dei quartetti più significativi dei nostri tempi.

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