21° Premio Tiro di Trieste 2022
8 Hila Karni Israele Nata a Tel Aviv, HILA KARNI ha iniziato a suonare il violoncello all’età di 9 anni. Quattro anni dopo ha intrapreso delle tournée con il suo primo trio con pianoforte in Europa, Canada e Stati Uniti. Ha studiato con Zvi Harel, Uzi Wiesel, David Geringas e con il leggendario Bernard Greenhouse, che ha descritto Hila come “una delle violoncelliste più sensibili e tecnicamente eccitanti delle nuove generazioni”. La sua formazione in Musica da camera è stata affinata con Maestri quali Haim Taub, Ilan Gronich e l’Alban Berg Quartet. Insieme al violinista Daniel Bard e al pianista Ohad Ben-Ari ha fondato il Trio Mondrian nel 2006, ensemble che ha ottenuto un immediato successo. Nel 2007 il Mondrian ha vinto il Primo Premio, il “Premio Giovani” e un Premio Speciale per la miglior interpretazione di un Trio di Brahms al Concorso internazionale “Premio Trio di Trieste”. Al Festival di Bologna, nel 2008, ha ricevuto il Premio del Pubblico e nel 2009 ha ricevuto la Borletti-Buitoni Fellowship (Londra). Il compositore Marcello Abbado ha composto e dedicato all’ensemble un brano intitolato “Trio Mondrian”. La compositrice albanese Dhora Leka ha scritto per Hila Karni il pezzo solista “Improvvisus”. Dal 2013 al 2015 ha insegnato Musica da camera alla “Hochschule für Musik und Theater” ad Amburgo. È stata ospite di numerosi festival, tra cui Mecklenburg Vorpommern, Schleswig-Holstein, Stresa, Kfar Blum e Ravinia e attraverso le presenze concertistiche al Concertgebouw ad Amsterdam, la Megaron Concert Hall di Atene, il Festspielhaus di Baden-Baden, il Palais de Beaux Arts di Bruxelles, il Konzerthaus di Vienna, la Filarmonica di Colonia, la Wigmore Hall di Londra e Carnegie Hall di New York, ha ottenuto vari riconoscimenti internazionali. Tra i suoi partner troviamo Pergamentschikow, Braunstein, Gothoni, Greenhouse, Vengerov, Kennedy e lo Scharoun Insieme. Collabora regolarmente anche con la cantante israeliana Noa. Dal 2021 è membro del Trio Lirico. Le registrazioni solistiche delle “Serenate romantiche” e del Concerto per violoncello op.33 di Robert Volkmann (con l’Hamburg Camerata), insieme al “War Anthem” di Max Richter, hanno ottenuto recensioni entusiastiche dalla critica internazionale.
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