18° Premio Trio di Trieste 2017

6 Siavush Gadjiev ha studiato pianoforte e composizione, diplomandosi al Conservatorio “P.I. Čajkovskij” di Mosca sotto la guida dei famosi maestri Bella Davidovich e Boris Zemljansky. Al Conservatorio moscovita ha pure frequentato brillan- temente la Scuola di perfezionamento ed interpretazione e ha quindi ricoperto il ruolo di docente nella prestigiosa Scuola destinata alla formazione dei giovani talenti prove- nienti, oltre che dall’ex Unione Sovietica, anche da Giap- pone, Ungheria, Romania, Corea e Stati Uniti. I suoi allievi hanno meritato il primo premio assoluto e lusinghieri piazzamenti in numerosi concorsi in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Australia. Gadjiev svolge attualmente un’intensa attività didattica. Ha tenuto master class, seminari e lezioni-concerto (anche di carattere monografico sul repertorio russo) in Russia, Slovenia, Croazia, Ungheria, Serbia, Germania, negli Stati Uniti e in Italia, riservan- do particolare spazio a corsi specifici per l’interpretazione di Mozart e Beethoven, Rachmaninov, Prokof’ev e a cicli di formazione per pedagoghi. Un entusiasmante successo di critica e di pubblico ha premiato le sue frequenti esibizioni concertistiche nei Paesi dell’ex URSS, Serbia, Croazia, Slove- nia, Slovacchia, Polonia, Germania, Stati Uniti e in Italia. Musicista eclettico, ottimo interprete della letteratura pianistica di Mozart, Beethoven, Chopin, Schumann, Rachmaninov e Prokof’ev (autori che predilige), Gadjiev si dedica sia ai recital solistici sia a concerti di musica da camera, in forma- zione di duo, trio e quintetto. Ha collaborato con diverse orchestre sinfoniche e celebri direttori come S. Kogan, Nijasi, K. Van Alphen, K. Trevor e vari altri. “Gadjiev ha ipnotizzato il pubblico con la Settima Sonata di Prokof’ev”, scrive di lui Maria Baratta (“Corriere dell’Ar- te”, Torino), “L’esecuzione delle musiche di Brahms è stata un avvenimento musicale che vivrà a lungo nella nostra memoria. La personalità del pianista Gadjiev ci ha fatto rivivere le ricche tradizioni della scuola pianistica russa”, ha rilevato Olga Jovanovich (“Promuzika” di Belgrado), mentre Rudolf van der Vecht ha sottolineato come “Il nume- roso pubblico ha avuto modo di assistere ad un’esecuzione sensibile, filosofica, di stile leggero e delicato... Gadjiev sa creare, come per magia, momenti di grande tensione e ricca sonorità” (“Westfalische Rundschau”, Wuppertal). Siavush Gadjiev ( Russia )

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