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La storia del Premio

“PREMIO TRIO di TRIESTE” verso la XXIII edizione nel 2026

L’idea di istituire un Concorso Internazionale per pianoforte e archi che si modelli sull’attività cameristica e sui criteri interpretativi del Trio di Trieste nasce da un’iniziativa della prof.ssa Fedra Florit, allieva del Trio e docente di Musica da Camera che, dapprima assieme ai Maestri del Trio di Trieste e attualmente in autonomia, sceglie di anno in anno i nomi idonei per le prestigiose Giurie e definisce con precisione il repertorio musicale da affrontarsi nelle quattro prove eliminatorie previste dal Regolamento del Concorso. Dalla prima edizione (1996) all’ultima (2024) sono state ammesse al Concorso 720 formazioni cameristiche e 157 compositori, per un totale di più di 1870 musicisti, in formazioni dal duo al quartetto, provenienti da 29 Paesi del mondo. Il che significa la presenza a Trieste di circa 150 persone, tra concorrenti, giuria, stampa e critici, ad ogni edizione del “Premio Trio di Trieste”. A giudicare i giovani musicisti si sono alternati i nomi più prestigiosi del panorama musicale internazionale. Tra essi: Dario De Rosa, Franco Gulli, Rocco Filippini, Boris Bekhterev, Piero Farulli, Renato Zanettovich, Alexander Lonquich, Aldo Ciccolini, Franco Rossi, Dario De Rosa, Konstantin Bogino, Peter Maag, Viktor Pikayzen, Norbert Brainin, Koichiro Harada, François-Joël Thiollier, Arnaldo Cohen, Elisso Virsaladze, Peter Maag, Dmitri Bashkirov, Hatto Beyerle, Marianne Chen, Irwin Gage, Barry Tuckwell, Maria Kliegel, Valentin Gheorghiu, Michael Frischenschlager, Igor Ozim, Homero Francesch, Yasuko Matsuda, Pavel Vernikov, Stephen McIntyre, Maria Tipo, Maureen Jones, Natalia Gutman, Friedemann Weigle, Marcello Abbado, Conrad Muck, Siavush Gadjiev, Oleg Maisenberg, Bruno Giuranna, Amiram Ganz, Eckart Heiligers, Valentin Erben, Krzysztof Wegrzyn, solo per citarne alcuni. Il Concorso Internazionale per complessi da camera con pianoforte “Premio Trio di Trieste” si propone di evidenziare il lavoro cameristico di quei gruppi che, per mentalità e gusto, seguono criteri cameristici affini a quelli che hanno condotto il Trio di Trieste ai vertici mondiali in più di sessant’anni d’attività cameristica e didattica. Quindi, formazioni stabili, lettura attenta della partitura, fusione tra pianoforte e archi, nettezza di fraseggio e determinatezza critica ed autocritica, tali da affinare i risultati nel tempo e da definire un complesso dalla spiccata personalità in grado di rappresentare il nostro Premio nel mondo.
La scelta del tipo di formazioni (unicamente per pianoforte e archi, dal duo al quartetto) vuole ricordare il repertorio più amato ed eseguito dal Trio di Trieste, ma anche limitare il giudizio delle Giurie internazionali, che di anno in anno si susseguono, al “settore” più importante della cameristica.
Il “Premio Trio di Trieste” ha ormai consolidato internazionalmente la propria fama ed il prestigio, tanto da essere considerato, sia dalla stampa specializzata che dagli esperti del settore, uno dei maggiori concorsi a livello internazionale e tra i 5 più importanti al mondo a livello cameristico.
Vincere il Premio Trio di Trieste (che mette in palio, oltre al premio in denaro, più di 20 importantissimi concerti in Italia ed all’estero), vuol dire raggiungere un obiettivo prestigioso che può fungere da trampolino di lancio per una seria carriera concertistica.
Tutti i vincitori delle passate edizioni, e cioè il Trio Debussy (Italia, 1997), il Duo Triendl-Berg (Germania, 1998), il Duo Almonte-Tsunoda (Australia-Giappone, 1999), il Duo Downes (Stati Uniti, 2000), l’Ars Trio (Italia, 2001), il Tal Trio (Israele, 2002), il Duo Giun-Haruka (Giappone, 2005), il Trio Mondrian (Israele, 2007), il Duo Sitkovetsky (Gran Bretagna, 2011), lo Josef Suk Piano Quartet (Repubblica Ceca, 2013), il Duo Lavrynenko-Guliei (Ucraina, 2015), il Trio Gaon (Corea del Sud-Germania, 2017), il Trio Pantoum (Francia, 2022) e il Trio Nebelmeer (Francia, 2024) hanno proseguito con grande successo le loro carriere e sono oggi tra i complessi cameristici più richiesti ed affermati sulla scena internazionale. Ad essi si aggiungono due Secondi Premi eccezionali quali il Trio Chagall e il Trio Orelon che dopo il nostro Concorso hanno collezionato primi premi straordinari nel mondo.

Dal 2017 il Protocollo d’Intesa con l’Accademia Chigiana di Siena prevede uno scambio di giovani complessi tra le due realtà concertistiche e una condivisione dei Giurati sul Concorso al momento delle selezioni. Dal 2012 (per tre edizioni) al Concorso di ESECUZIONE (biennale) è stato affiancato il Concorso di COMPOSIZIONE, dedicato al compositore triestino Giampaolo Coral, scomparso prematuramente nel 2011, con l’intento di incentivare la composizione per organici cameristici, quali il duo, il trio e il quartetto per pianoforte e archi. Hanno partecipato 157 compositori da 16 Paesi del mondo. Nelle precedenti edizioni sono risultati vincitori Rocco De Cia, Maurilio Cacciatore, Walter Mobilio, Francesco Ciurlo, Simone Corti e Gabriele Cosmi, tutti italiani. Le loro partiture sono divenute i brani d’obbligo del Concorso di esecuzione nel 2013, 2015 e 2017 e costituiscono un “Premio Generali” frutto di una collaborazione pluriennale.

Il “Premio Trio di Trieste” dal 2013 prevede dapprima una selezione su dvd, come attuato dai più importanti Concorsi mondiali, e poi eliminatorie dal vivo a Trieste per la seconda, terza e quarta prova. Inoltre il regista Davide Del Degan ha realizzato su due edizioni del “Premio Trio di Trieste” un filmato davvero straordinario, che descrive ottimamente la manifestazione inserita nella città di Trieste. L’accesso ai “corti” è su: https://www.dropbox.com/s/zs2axhkh2f4k4fs/PREMIO%20TRIO%20TRIESTE.mp4.

I Premi in denaro si pongono allo stesso livello di pari Concorsi Internazionali: € 10.000 il Primo Premio, più una serie di almeno 15 concerti in Italia ed all’estero (in Austria e Slovenia in particolare) e la registrazione di un cd, cui si aggiunge il Premio Speciale “Anna Maria e Giorgio Ribotta” di 6.000 euro; € 6.000 al secondo complesso classificato e € 4.000 al terzo. Premio Speciale “Dario De Rosa” di 3.000 euro è offerto dalla figlia Nicoletta per la migliore esecuzione di Brahms, mentre Fernanda Selvaggio usualmente offre un Premio Speciale legato al miglior Trio finalista. La serata finale, con Proclamazione e Concerto dei premiati, viene registrata da Rai FVG e trasmessa a livello nazionale su Radio3 Suite.
Il Concorso si fregia dell’Adesione del Presidente della Repubblica e si avvale del contributo della Regione Autonoma FVG e del Comune di Trieste, oltre che delle sponsorizzazioni di Assicurazioni Generali, Fondazione CRTrieste, Fondazione Casali, Fondazione Micheli – Milano, Samer Shipping, Suono Vivo – Padova. Va menzionata la collaborazione ormai stabile con l’Iniziativa Centro-Europea, che nel 2014 ha portato lo Josef Suk Piano Quartet di Praga ad esibirsi a Vienna, per i festeggiamenti dei 25 anni d’attività dell’In.C.E. stessa.
Il TRIO NEBELMEER, ultimo vincitore, attuerà nel 2025, a partire da febbraio, i 22 concerti organizzati e curati dalla Direzione Artistica del Concorso e col CIDIM in Italia e Austria, con presenza anche ai Concerti del Quirinale, in diretta radio dalla Cappella Paolina di Roma e all’Accademia Chigiana di Siena.
Il prossimo “Premio Trio di Trieste” si terrà nel 2026, tra maggio e settembre.

(gennaio 2025)